martedì 25 settembre 2012

PENSIERINI SPARSI SUL PAVIMENTO DEL BAGNO

Filastrocca con la cornicetta

Le mamme rovinano i figli: le femmine con le pratiche dell'infibulazione e dei concorsi di bellezza, i maschi con il mito del primogenito genio a tutti i costi. Cosa sarebbe accaduto se Maria non avesse insistito con suo figlio perché tramutasse l'acqua in vino alle nozze di Cana?

Non riesco ancora a capacitarmi, dopo un paio d'anni di visitazioni dei social network e dei blog, di come gli altri frequentatori trovino ogni sacrosanta mattina immagini, sempre diverse, di tavole imbandite per colazioni da 5 stelle, persone, sempre diverse, intrinsecamente avviluppate in amplessi al limite degli assiomi topologici, gattini, sempre diversi, che ti scatenano le emozioni più pure, per non parlare delle frasi celebri, degli aforismi ed anche degli sforzi mentali e petali di illustri personaggi, mentre io, per postare un culetto femminile in pizzo, devo entrare furtivamente negli archivi segreti dell'MI-5. No, non riesco proprio a spiegarmelo.

Poi cos'è il libero arbitrio? E' solo un concetto filosofico (teorico). Supponiamo, per esempio, che il mio "libero arbitrio" un giorno mi suggerisca di eliminare tutti i macellai della zona; ma a me piace mangiare le costolette di maiale. Cosa faccio? Seguo il mio "libero arbitrio" o le mie papille gustative? Anche questo dilemma segue i dettami del libero arbitrio proseguendo così in un loop infinito.

La percezione che noi abbiamo del libero arbitrio non è altro che il rotolare giù lungo il profilo della nostra personale curva di energia potenziale psichica: le nostre scelte ci indirizzano verso le valli della curva, dove codesta energia raggiunge il minimo. Un serial killer raggiunge questo minimo dopo ogni suo omicidio.

Quel venerdì non si andò a scuola. L'aria mattiniera di metà aprile era ancora frizzante, ma quattro dodicenni erano concentrati sulla vita, sulle aspettative future, sul calcio, sulle ragazze e su un piacevole sentimento d'immortalità terrena. Per coronare la nostra coinvolgente allegria decidemmo di farci un panino con la mortadella alla drogheria sul Giro Esterno nelle vicinanze di Porta San Marco. A memoria di adolescente fu uno dei più gustosi panini con la mortadella che avessimo mai azzannato finché una rompicoglioni di signora non ci disse che si commetteva un grave peccato a mangiare carne il venerdì santo. Il sole aveva ormai sciolto, con il suo tepore, la brina mattutina. Ognuno di noi rientrò a casa in silenzio immerso nei propri pensieri.

Meglio andare di corpo una volta al giorno, che non andarci, peggio sarebbe se tu ci andassi sette volte. A me Gibran, Nietzsche e Gandhi farebbero un baffo, se me lo lasciassi crescere, ma sarebbe antiestestico.

Voglio i "Chi te stramùrtë, a spustà quella cazz dë màchënë!", voglio, negli occhi, il verde acido del muco degli anziani, che ti lubrifica la suola delle scarpe, e nelle orecchie il suono gutturale emesso dalle compaesane al mercato del giovedì, tutto questo va e vieni, disordinato e basta. Voglio il viale della Villa e "spaccare la piazza" dalle quattro di pomeriggio alle dieci di sera. Voglio, infine, fare lo slalom tra le merde di cane su via Teresa Masselli che non trovi solo là. In due parole: San Severo.

E' opportuno tenere conto delle equazioni di Lagrange per sistemi a massa variabile nella manutenzione ordinaria del bagno di casa?

Oggi la mia vita è più vuota del solito: sono andato già di corpo.

Un uomo, assiso per deliberarsi dalle 7.25, può completare un intero Bartezzaghi, supponendo che debba poi docciarsi, lavare bene i suoi alluci (più lunghi della media europea) ed essere pronto per le 8.00?

Fui accompagnato a scuola, da mio padre, solo il primo giorno in prima elementare (non frequentai l'asilo). Una sola volta mio padre venne in stazione a prendermi di ritorno dall'università per le vacanze natalizie (due valigie similpelle troppo pesanti): non mi riconobbe per via dei capelli lunghi.

Da Cenni di Storia della Meccanica Quantistica:
"Pochi giorni prima del Natale 1925, Erwin partì per Arosa, sulle Alpi, senza la moglie, per passare le vacanze. Dalla corrispondenza sappiamo che si fece raggiungere da una sua ex amante, della quale si ignora tutt'oggi l'identità. La presenza di questa donna diede a Erwin quello stimolo di cui aveva bisogno per dare il suo contributo fondamentale alla fisica dei quanti. Fu infatti durante quelle vacanze che Schrödinger buttò giù la nota equazione che porta il suo nome..."
Il sesso, fuori dal matrimonio, fa bene alla fisica teorica.

Sono stanco e parsimoniosamente afflitto di leggere di gente di "destra" che vuole al rogo quelli di "sinistra", gente di "sinistra" che vuole in un bel calderone di olio di semi di girasole bollente quelli di "destra", gente di "centro" che vuole la rinascita dalle proprie spoglie, novella fenice, della democrazia cristiana (?) non prima dell'inversione dell'emisfero boreale con quello australe, mentre nei palazzi del potere si festeggia pasteggiando ad ostriche e champagne, tutti insieme appassionatamente e senza distinzione di tessera. Sono stanco e afflitto, ma non incazzato. Sono invece tremendamente incazzato con le ferrovie dello stato (ora si fanno chiamare trenitalia) perché, sulle tratte da me frequentate, sono spariti i classici biglietti in cartoncino: i dirigenti delle ferrovie mi hanno tolto la voglia di viaggiare in treno.

Domenica, dopo aver sofferto per la sconfitta dell'Inter insieme a mio nipote, mi congedai da lui e presi la strada del ritorno a casa mia (distante 75 metri). Giunto a casa, un attimo prima di entrare, un vociare alquanto alterato, stridulo e condito con termini poco lusinghieri attirò la mia attenzione. In una macchina poco distante una coppia stava litigando: la ragazza stava alzando le mani sul suo ragazzo che, poveretto, non riusciva a svincolarsi e ad aprire la portiera per uscire, perché aveva posteggiato la sua auto rasente il muro. In quell'attimo, incrociando il suo sguardo sconsolato, capii una cosa molto importante: se si posteggia in quel modo, è meglio far guidare la propria ragazza.

Gli italiani che si lamentano dei politici italiani mi fanno sorridere. Perché mi fanno sorridere e non ridere? Semplice: l'Italia è stata la patria del Dolce Stil Novo, del Rinascimento, del Metodo Sperimentale e anche del Melodramma. Esaurita la vena creativa, il nostro territorio, agevolato dalla frammentazione in regni, principati e ducati, dalla presenza ingombrante e deleteria dello Stato Pontificio e dalle condizioni vessatorie imposte dai potenti del tempo, iniziò a produrre solo corruzione politica e delinquenza organizzata che attecchì immediatamente nel sostrato mentale ed etico dell'italiano. Sì, perché per noi italiani è etico e moralmente accettabile fregare l'altro per un posto al sole. Perché impegnarsi negli studi se l'istituzione scolastica è allo sbando e la televisione ci propina gli esempi della Minetti o di Fiorito? Negli altri paesi, a fronte di una malcelata benevolenza nei confronti di esempi analoghi, v'è uno zoccolo duro che si oppone, studia, s'impegna e riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati e, in alcuni casi, a governare. In Italia ci sono i benevolenti e poi c'è una grande, enorme macchia grigiastra che è il vero alimentatore dello sfacelo.

Vorrei che, alle prossime elezioni politiche, le schede elettorali fossero un po' più grandi, perché le formule di fisica che andrò a vergare abbisognano di più spazio per essere spiegate.

Alle veglie funebri gli italiani, mangiando la pizza e le lasagne del "rei consulo", parlano di calcio, gli inglesi, sorseggiando the, parlano del tempo e della servitù che non è più quella di una volta, i francesi non parlano: micidiali le salsette a base di aglio e cipolla.

Pensierini che mi fanno sorridere:
"Ma guarda quanti idioti girano con la macchina sul viale consumando solo benzina e inquinando l'ambiente" mi disse seduto comodamente in auto senza una meta precisa e stereo a palla.
"Ma guarda quella zoccola la minigonna che indossa!" disse la mia ragazza in minigonna vertiginosa e autoreggenti.
"Ma è possibile che questi fottuti bastardi devono far cacare i loro cani sui marciapiedi e poi non la raccolgono" disse l'uomo che non aveva raccolto la cacca del proprio cane la sera prima cinque metri più avanti.

Direi "Andate a pascolare le pecore a tutta questa ciurmaglia in attesa di acquistare l'iPhone5" (inviato 13 secondi fa tramite iPhone5)

Parlare di sesso sui social network non è più un tabù: anch'io lo faccio in modo ironico, quasi distaccato con venature nostalgiche. Ma parlare di evacuazione mattutina invece sì e non capisco il perché. Provate a restare senza sesso per una settimana o un mese, non ci sono problemi, quasi tutte le coppie sposate ne sono consapevoli e avvezze. Provate a restare senza evacuazione mattutina per una settimana o addirittura un mese, poi ditemi.

Non capisco perché alcuni frequentatori di social network scrivano "nn" anziché "non", "ke" anziché "che", "xké" al posto di "perché" e poi scrivano "Vercingetorigeeeeeeeeeeeee, comeeeee te la passiiii?". Provate invece ad abbreviare "precipitevolissimevolmente".

E' moda, da parte di alcuni "fortunati" frequentatori facebookiani, postare immagini dove sono ripresi insieme ad attori famosi, politici famosi, scienziati famosi, scrittori famosi, cantanti famosi, cuochi famosi, portalettere famosi e via discorrendo. Così se moda deve essere che moda sia: mi farò ritrarre insieme a una famosa ex-prostituta di San Severo, non più operativa da svariati decenni e svariati decessi di suoi clienti, abitante ad una ventina di metri da casa mia.

Entro in chiesa solo in particolari occasioni: matrimoni, funerali o aggiornamenti sulle partite del campionato di calcio, non seguendo più da svariati decenni (da quando il mio amico fece rottamare la Fiat 126) "Tutto il calcio minuto per minuto". A questo punto un benpensante può pensare che non partecipi più al rito domenicale perché sono pastafariano. Nulla di più falso: potrei andarci perché "così fan tutti", perché "il vestito della domenica devo pur indossarlo", perché "devo pregare in modo egoistico", se non fossi ipocondriaco: è lo "scambiarsi un segno di pace" che mi spaventa. Inizierei ad osservare attentamente le persone vicine, immaginando di essere uno ione cloro in un reticolo cubico a facce centrate circondato da ioni sodio, e mi domanderei: "Quello ione sodio si è forse dedicato a pratiche autoerotiche e non si è lavato le mani prima d'entrare in chiesa?", "E l'altro, seduto dietro di me, ha il vezzo di fare le pulizie dei propri orifizi corporali, come rito domenicale propiziatorio di quest'altro rito, usando le proprie dita al posto della consueta chiave di accensione della Lancia Fulvia?". Dubbi atroci che, purtroppo, mi costringono a disertare queste amene riunioni domenicali.

Da Le Scienze, edizione italiana di Scientific American:
"Università Milano-Bicocca: troppa concentrazione distrae. Il paradosso è stato dimostrato da una ricerca sperimentale dell'Università di Milano-Bicocca, pubblicata sul Journal of Experimental Psychology... "
Ecco dove vanno a finire i finanziamenti pubblici per la ricerca scientifica in Italia. Bastava che uno di questi ricercatori chiedesse a un parente, a un amico, a un conoscente o a se stesso, le procedure di evacuazione mattutina e la ricerca era bell'e che pronta. Per la cronaca, io uso "Facili cruciverba" se è poco consistente la concentrazione sull'atto da deviare, "La settimana enigmistica" o "Settimana Sudoku" nel caso contrario. Per la serie "La fuga dei cervelli dal bagno".

Solamente due volte, nella mia vita, mi sono punito per aver sbagliato, non uscendo di casa per una settimana. La prima a 6 anni per aver seguito i compagni di quartiere in una battaglia con le fionde contro altri bambini. La seconda, a 30 anni, per aver amato una donna che si era "concessa", per mezzo anno, solo per noia. In tutti gli altri casi ho sbagliato con cognizione di causa.

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