mercoledì 4 aprile 2012

ROMANZI IN UNA PAGINA - IL TRUCCO

Ella lo aspettava ancora. Il suo corpo, vinto dalla tensione e dalla rabbia, assunse una pietosa postura, quasi fetale sul quel divano, testimone di ben altre posizioni. Al cellulare egli non rispondeva e lo studio, a quell'ora, era sicuramente deserto. "Non c'è che dire, proprio una magnifica serata di San Valentino ..." - pensò e le lacrime iniziarono a rovinarle il trucco e il sogno di una vita insieme - "Sicuramente è in qualche bar con quella smorfiosa della sua collega". "Ok, ho deciso, vado a svestirmi … ora con me ha veramente chiuso!" Si alzò e mollemente, fasciata nel tubino nero che esaltava le sue forme sinuose, si avviò verso la camera da letto. Sfilò gli stivali alla coscia, levò con fare volutamente sensuale, ancora condizionata da recenti incontri amorosi, il suo abitino e si lasciò cadere sul letto. Si osservò bene allo specchio: l'immagine riflessa di curve mozzafiato mal si conciliava, in un certo senso, con un viso angelico troppe volte arrendevole alle lusinghe maschili. Iniziò a struccarsi.
Nel frattempo egli stava percorrendo il viale che lo avrebbe condotto da lei. Trattenuto da un importante cliente in ufficio, per la fretta aveva dimenticato il cellulare sulla scrivania. Era consapevole del fatto che ella gli avrebbe tenuto il broncio per un po', logico dopo quasi dieci chiamate senza risposta. Ma il colloquio con quel cliente necessitava della massima attenzione. Poco male, il suo cuore gioiva al pensiero che quella sera le avrebbe chiesto di diventare sua moglie donandole, come impegno del suo amore, un magnifico solitario di diamante. Parcheggiò a un centinaio di metri dall'appartamento dove, nottetempo, avrebbe unito, non solo il suo corpo, ma anche il suo cuore e la sua mente a quelli della sua amata. Scese.
La sua collega, anch'ella eccitata, stava guidando, a velocità abbastanza sostenuta, un fiammeggiante coupé lungo lo stesso viale, pronta a rituffarsi nella mischia degli appuntamenti al buio. Corpetto e minigonna in pelle, calze a rete, senza dubbio avrebbe passato un San Valentino all'insegna della trasgressione. Un ultimo sguardo al trucco nello specchietto retrovisore.
Lo schianto fu terribile.
Egli morì mentre la sua amata continuava a struccarsi.

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