giovedì 28 giugno 2012

L'HAIKU DELLA STEPPA - VER. 2.0

L'haiku della steppa - ver. 2.0

LA SOTTILE ARTE DEL CONTRADDIRE
Scusa, amore,
dai torto al cartello?
Vernice fresca.

AMORE CIECO
T'invio messaggi
e non vedo cartelli.
Ponte crollato.

MAGRA CONSOLAZIONE
Non mi consoli
messaggiando "ti amo",
nuda su di lui.

STRANA RECEPTION
Procrastiniamo
questo nostro incontro.
Loculo per due?

IL CAPPIO
La mia gelosia,
amore, ti soffoca.
Prova con questo.

SPRING HAIKU (HAIKU PRIMAVERILE)
Tosto mi sveglio,
la natura mi chiama:
è primavera.

FALL HAIKU (HAIKU AUTUNNALE)
Stanco mi sveglio,
impiego molto tempo:
è prostatite?

CADUTA LIBERA
Non il tuo bacio,
'sto ascensore rotto
mi fa librare.

IL SILENZIO DOPO LA TEMPESTA
Urlasti quando
il fulmine ti colpì.
C'è silenzio ora.

CELLA FRIGORIFERO
Il freddo, amor,
ti conserva giovane.
Chiudo la cella?

RICORDI FOTOGRAFICI
Non sorridesti
quando precipitasti
in quel burrone.

DUBBI MITOLOGICI
Amore, pensi
che io sia in ritardo
come dioscuro?

APPUNTAMENTO AL BUIO
 Buio su di noi,
collante di passioni.
Ma sei mia moglie!

SERVIZIO POSTALE
Suona due volte,
amore, il postino.
Cambi postino?

DRASTIC REMEDIES
Don't worry, darling,
quick-setting cement for...
sealing our love.

PIE CONSIDERAZIONI
Col novilunio,
cara, la sepoltura
è più intima!

PRIMA DI COMPRARE
Assaggi grana,
palpi frutta esposta...
che fai, mi tocchi?

DUPLICE INTERPRETAZIONE
Mi accettasti,
seppellendo con cura
l'ascia di guerra.

AVETE UN FAZZOLETTO?
Il perizoma
che scordasti non bastò
per le lacrime.

MAL COMUNE NESSUN GAUDIO
Baciato da te,
dea bendata, non vidi...
il precipizio.

PREFERENZE
La preferivo
disossata la mano
che chiesi ai tuoi.

OCCHIO PER OCCHIO
In te un'ombra
di crudele vendetta
quando baci lui.

OTTICA QUANTISTICA
Un ologramma,
amore, è la donna
che giace con me.

RIVINCITA
Per te, amore,
non v'è "tanka" che tenga:
niente ceretta.

UN SALTO NEL VUOTO
Recisi ormai
il nostro amore e...
freni dell'auto.

mercoledì 27 giugno 2012

WITH OR WITHOUT YOU

Fruit tart with a cup of tea

John Keats, da buon figlio di Albione, sarebbe stato contento se gli avessi costipato la sua poesia in questo modo.


SENZA DI TE di John Keats

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio Amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.


SENZA DI TE (versione costipata digitalizzata)

Non posso affrontare la giornata senza di te.
Mi privo di tutto pur di toccarti:
la mia giornata sembra che si arresti lì,
non vado più avanti.
Mi hai sedotto.
In questo momento ho la sensazione
come di sdilinquirmi:
sarei estremamente fiaccato
senza la speranza di averti presto.
Avrei rimpianti a lasciarti là.
Mi hai rapito via il senno con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non mi accorsi di te;
e anche dopo averti conosciuta,
mi sforzai spesso di allontanarti
contro le ragioni dei miei stimoli.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una privazione troppo dura.
Il mio desiderio è irrefrenabile.
Non posso bere il the senza di te,
o fetta di crostata.

venerdì 22 giugno 2012

I BUONI CONSIGLI DEI BUONI FILOSOFI - L'ESTETICA DELLA GRAZIA: GRAZIOSO VS SUBLIME


Premesso che mi reco dal barbiere ogni due mesi, esattamente alle 07.45 del primo martedì dopo la scadenza degli stessi, rifletto sempre, aspettando l'apertura del salone prevista per le 08.00, sulla differenza degli aspetti strutturali in base ai quali si possa giustificare l'effetto estetico prodotto sull'osservatore dall'imminente taglio dei miei capelli.
E' auspicabile chiedere un taglio di capelli "grazioso", ove il predicativo (o se volete potete chiamarlo attributivo nominale) "grazioso" indica una sproporzione tra il risultato (significazione o effetto estetico) e lo sforzo (espressione o passaggio dalla materia in potenza alla forma in atto), poiché codesto taglio, presentandosi come opera in cui lo sforzo è inferiore al risultato, produce un effetto estetico mobile e quindi disinvolto?
Oppure è consigliabile esigere un taglio di capelli "sublime", dove nel predicativo "sublime" è insita l'eccedenza dello sforzo sul risultato, determinando in tal modo una fissità classicheggiante, al netto della lacca, tipica dell'eroe romantico dei romanzi d'appendice, dei busti neoclassici usati come pacchiani soprammobili e del primo Teddy Reno?
Problematiche filosofiche che i miei 6 € (costo del taglio) non riusciranno mai a dipanare non garantendo conseguentemente l'oggettività del giudizio estetico.



martedì 19 giugno 2012

DECALOGO PER COSTIPARE UN' ALTRUI POESIA


Voci insistenti di corridoio, ma anche di cucina, soggiorno, salotto, doppi servizi e box annesso, ammesso che ci sia, mi spingono a stilare, dopo il decalogo per diventare poeti costipati, quello per costipare poesie di altri. Repentinamente e senza frapporre indugio, vado a decalogare:

1. Leggete per sommi capi una poesia nota di un poeta noto o una poesia non nota di un poeta sconosciuto.

2. Parafrasate la poesia prescelta seguendo gli accorti insegnamenti del/la vostro/a maestro/a delle elementari.

3. Lasciate le parole più (se volete meno) significative, seguendo la semiotica del primo Locke o la semantica del secondo Wittgenstein, come capisaldi della vostra costipata traslazione linguistica.

4. Non imperversate con melensi giochi di ingegneria metrica.

5. Se la poesia da costipare ha una metrica, è in rima o vessata da altre liriche stramberie (provate a mettere in rima la parola fegato), non fatevi blandire dai seducenti sospiri di Calliope, Erato, Euterpe, Polinnia e Talia (ho dimenticato qualcuna?) e create solo componimenti dissonanti.

6. Cercate di stravolgere le metafore, le allegorie e le similitudini della poesia da costipare con allegorie, metafore e similitudini che fanno parte del vostro vissuto e non di quello del vostro gatto o dell'amante della/del vostra/o partner: il motto di spirito derivante da tale operazione creerà ilarità, meraviglia, sconcerto, sconforto, ascesi mistica, priapismo, vaginismo, ninfomania, indifferenza, atarassia, aponia, eczema, orticaria, voglia di pizza alla cipolla, conati di vomito, scommesse clandestine e cunicoli spazio-temporali nel tessuto connettivo del/la lettore/trice.

7. Miscelate sapientemente parole semplici, frasi fatte o derivanti da un uso consolidato delle espressioni del luogo e dei neologismi (per esempio sulla faccia della terra, a rotta di collo, non siamo mica qui, minghia, un attimino, non c'è più religione, mi preme sottolineare, non ci vedo più dalla fame) con termini aulici, escatologici, ermetici, quindi autoreferenziali della filosofia, delle religioni e della fisica, possibilmente teorica.

8. Sorprendete il/la lettore/trice con finali a sorpresa che stigmatizzino le ovvietà dell'esistenza.

9. Non bevete alcol, assenzio con o senza laudano e non indugiate in infruttuosi autoerotismi o piacevoli e fruttuosi erotismi con la/il vostra/o partner durante la stesura della poesia costipata.

10. Siate consapevoli che i vostri componimenti rappresenteranno per i Vulcaniani la loro stele di Rosetta.
 

A CHI DICI PRERAFFAELLITA?


Bell'e pronto vi servo il sonetto "Capitombolo nuziale", costipato dal "Sonno nuziale" del celeberrimo pittore-poeta preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.


SONNO NUZIALE

E il loro lungo bacio si separò, con dolce bruciore;
e, come ultime, lente gocce stillano a un tratto,
finita la tempesta, da scintillanti grondaie,
così, divisi, si placò il battito dell'uno e l'altro cuore.
I loro petti si scinsero, come il primo aprirsi
di fiori intrecciati che sbocciano ai due lati
d'un solo stelo; ma ancora le bocche, rosso fuoco,
si suggevano intime, nel separarsi supine.
Il sonno li sprofondò oltre la marea dei sogni
e i loro sogni li videro sprofondare — e vanirono.
Lente, le anime poi riaffiorarono su, tra bagliori
di liquida luce e oscuri naufraghi relitti del giorno;
finché, da chissà qual prodigio di freschi boschi e ruscelli
lui si destò e — stupore! — lei gli giaceva accanto.


CAPITOMBOLO NUZIALE

E il loro faticoso salir le scale terminò, con ventricolare affanno;
e, copiose, gocce salate stillarono a un tratto,
finita l'ascesa all'ultimo piano, da acconciature stravaganti;
così, esausti, si placò il battito dell'uno e l'altro cuore.
Il petto di lei ansante traboccava dal bustino minuto,
come giaggioli che sbocciano al primo tepore di primavera;
quelle labbra, che lui desiderava ardentemente,
solo due rintocchi fa rosse messaggere di sublimi piaceri,
screpolate or erano per la disidratazione.
Oltre la marea dei sogni
stanchezza e antistaminici lo stavano strascinando.
Lente, le sue forze riaffiorarono, tra stilettate lancinanti
di lattiche contrazioni e penosi pensieri;
finché, da chissà qual prodigio d'insensata idolatria,
accolta tra le sue braccia, le fece varcare l'uscio del talamo nuziale.
Rovinarono a terra;
una liquida luce si tramutò in oscuri oblii, relitti
di un giorno che s'andava spegnendo martellandogli la testa.
Alfine lui si destò e - stupore! -
lei giaceva tra le braccia di un altro.

mercoledì 13 giugno 2012

NON CI POSSO CREDERE!


Numero zero della mia nuova rubrica "Non ci posso credere!", repertorio di notizie che cambieranno la nostra vita per i prossimi 69 nanosecondi.
Dal Corriere della Sera: "Le donne a clessidra sono più intelligenti. Quelle a vita stretta e fianchi larghi con rapporto di 0.6 - 0.7. E trasmetterebbero i loro caratteri ai figli."
Se l'avessi saputo ai tempi del liceo, non avrei sprecato tutto quel tempo a leggere gli scrutini finali delle ragazze degli istituti superiori di San Severo. Bastava solo prendere loro le misure: indubbiamente meno faticoso e più piacevole.

Sensazionale notizia apparsa sulla pagine della rubrica "Non ci posso credere!", ovvero "La tua vita non sarà più la stessa dopo averci letto".
Dalla rivista Grazia: "Melissa Satta si è rifatta: il seno lievita e le esce dal bikini."
Anche Renzo Tramaglino s'accorge della lievitazione. La sua ingenua naturalezza da contadino lo spinge a soddisfare la fame accumulata durante il lungo viaggio (da Lecco a Milano, n.d.r.) con le grosse pagnotte che trova appoggiate alle microscopiche coppe del duepezzi. Come reagirà l'attuale fidanzato della velina? Ma soprattutto Lucia Mondella lo vorrà ancora in isposo o cederà alle lusinghe di don Rodrigo? E Attilio, cugino di don Rodrigo, sborserà i soldi della scommessa dopo aver pagato l'IMU del castello avito?

Eccezionale notizia della nostra nuova rubrica "Non ci posso credere!"
Da Tgcom: "Isola dei famosi 9, Antonella Elia: «Finalmente mi sento capita»"
Ecco uno stralcio della sua limpida dichiarazione, rilasciata in esclusiva alla nostra testata:
"Le rape olio e sale sono quello che ci vuole per il duodeno, le reni, i remi, la paratassi e l'ipotassi. Me l'ha detto il dottor Corrigatti, che cura i peluche dei miei vicini, i Cimbali. E' un bravo e coscienzioso medico. Si può aver fiducia in lui. Non ordina mai dei drastici rimedi senza averli prima sperimentati su sua moglie. Prima di far operare al cervello il signor Porcellato, ha personalmente operato nel proprio ripostiglio delle scope la propria consorte, pur non essendo assolutamente malata..."

Rieccomi con una nuova strabiliante notizia inserita (è proprio il caso di dirlo) nella mia rubrica "Non ci posso credere!" ovvero "Dove non arriva la telecamera arrivo io!".
Jenna Jameson, ex pornodiva ora imprenditrice di film per adulti, cercherà, il 20 agosto nell'amena località turistica di Cap d'Agde (ultimo baluardo dei nudisti francesi), di battere il record di amplessi, senza soluzione di continuità, portandolo dagli attuali 990 della collega Shannya Tweeks a sfiorare i 1000, 999 per l'esattezza.
A gara ultimata, dopo il sacrosanto rinfresco a base di aragoste giganti e ostriche, il professor Willie van der Grotto terrà un seminario dal titolo "Iperplasia delle piccole labbra, malattia sociale o segno dei tempi?"

Nuova notizia della vostra e mia, quindi della nostra, rubrica: "Non ci posso credere", ovvero "Come riempiremo le pagine dei rotocalchi quando il flusso entropico di notizie si ridurrà a zero?"
Per accattivarsi le simpatie e la stima della futura clientela, il proprietario di un supermercato, nel giorno inaugurale, ha deciso di non far pagare la spesa agli avventori in costume adamitico fino ad un massimo di 250 €. Se ne sono presentati 200 e nessuno ha messo nel proprio carrello della spesa biancheria intima!

Notiziona dal settimanale Diva e Donna, ripresa dal Corriere del Mezzogiorno, che noi riportiamo fedelmente in questo post per la nostra rubrica "Non ci posso credere!", ovvero "La notizia è come l'ospite che è come il pesce: dopo tre giorni ti occupa il bidet la mattina!"
Sara Tommasi: "Mi obbligano a fare sesso con un microchip..."
Distinta e gentile signorina Tommasi Sara, mi sento in dovere e mi preme avvertirla che farsi ristrutturare il "davanzale" non implica necessariamente che si diventi una cyborg-woman. Mi sento in dovere e mi preme suggerirle invece un restauro totale e definitivo del suo cervello.

Notizia sensazionale da Ginevra: "Dopo aver festeggiato con i colleghi del CERN la conferma sperimentale dell'esistenza del suo bosone, Peter Higgs, rientrando in albergo, ha perduto il suo borsone da viaggio. Quanto tempo gli addetti alla reception impiegheranno a ritrovarlo? Alla ricerca partecipano, ormai avvezzi a scovare gli oggetti di Higgs, anche i fisici del CERN."

lunedì 11 giugno 2012

LOGICA FORMALE E GUERRA TRA SESSI

La guerra dei Roses

Avverto che, per la crudezza di alcune espressioni, questo post è destinato a un pubblico adulto.

Lei: "Non mi apprezzi quindi sei uno stronzo" è equivalente a "Non sei uno stronzo quindi mi apprezzi"
Lui: "Sei una stronza quindi non mi apprezzi" è equivalente a "Mi apprezzi quindi non sei una stronza"
Ora scriviamo l'implicazione contraria (il contrario) negando separatamente le proposizioni delle due frasi precedenti:
Contr(Lei) = "Mi apprezzi quindi non sei uno stronzo" = Lui
Contr(Lui) = "Non sei una stronza quindi mi apprezzi" = Lei

Da questo semplice esercizio di logica formale si evince che, se femminucce e maschietti riuscissero a entrare in sintonia con la loro parte maschile e femminile rispettivamente, non ci sarebbero più guerra tra sessi e parolacce a sproposito.

domenica 10 giugno 2012

L' HAIKU DELLA STEPPA



GRAVITA'
Cadde la mela
sulla testa di Newton.
A me un cocco.

STRANE ACCONCIATURE
La donna senza
un grillo per la testa
ha le extension.

ABLUZIONI
Mani di donna
che mi lavano tutto.
Senza sapone.


ILLUSIONI
Ti bacio tutta
e ti sento gemere.
Colpa del crampo.

GIGOLO'
Mi dici caro.
Ma i prezzi che chiedo
sono normali. 

LETTO A MURO
La tua bellezza
mi toglie il respiro.
S'è chiuso daccapo.

TONALITA'
Il tuo strumento
è caduto di tono.
Caro, lo cambio.

BOSONE DI HIGGS
Dal colle cadi
particella vettore.
Massivi ci fai.

STELLE
Fuoco nucleare,
nelle notti stellate
arderai per lei.

IN BANCA
Della tua fuga
questo numero parla.
Saldo finale.

DOUBT
I'm in a puddle,
The horizon's lowering.
Maybe quicksand?

ERSATZ
The sliced peppers
help my soul to poetize.
Not my stomach.

ERSATZ II
The sliced peppers
help me to fall in love.
Not my stomach.

LADRO
Come smeraldi
brillano i tuoi occhi.
Rubo i veri.

CONVERGENZE

Precipitosa
la tua bocca mi baciò.
Non porto armi.

DIVERGENZE
Precipitosa
la mia bocca ti baciò.
Calcio dove sai.

MALINTESI
Nei miei calzoni
non c'è quello che tu vuoi.
Bancomat perso.


VERTIGINI
Mia Afrodite,
raggiungo il tuo monte.
Che vertigini.

PANORAMA
Mia Afrodite,
sono sulla tua vetta.
Che panorama.

HAWAII?
Soavi profumi
di fiori e ghirlande.
Perché sei fredda?

SAME COLOUR FOR DIFFERENT EMOTIONS
What are you up to?
You're blushing up to the ears.
Shame or shyness?

YEARS
Thousands of years ago
man learnt walking erect.
Hasn't learnt loving yet.

SOLUZIONI DEFINITIVE
Amore, esco.
Ti prendo qualche cosa?
Dell'arsenico?

SAPORI E UMORI
Prolegomeni
a un languido bacio.
Cipolla cruda.

NEFASTI RISVEGLI
Una sconosciuta
mi accarezza piano.
Vedova nera.

sabato 9 giugno 2012

L' ULTIMO/A BALAUSTRA - CLOSE TO THE EDGE


Ricordate l'ultimo Balaustra? Ebbene ho scovato il suo discepolo più devoto. Egli scrive:

"Più che quantitativamente, la luce dipende dalle possibilità qualitative e dall'intenzionalità. Ogni strumento può essere nocivo e dipende dall'intenzionalità più di quanto si creda. Sarebbe interessante studiare i campi di colore alle alte frequenze, perché l'occhio umano, quando comincia a vederci meno, a dispetto delle concezioni polemiche di alcuni puro-visibilisti, vede le frequenze cromatiche prima invisibili: è come se un equilibrio di saggezza psicologica ci facesse trovare la strada verso una comprensione della meraviglia. Io lo comparerei ad una sorta di antigene: noi vediamo ciò che ci fa bene e ciò che ci aggredisce; cogliamo certe frequenze impattanti come delle onde, subiamo le interferenze più cerebro-muscolari (i pugni dello sguardo di chi ci fissa), ma anche l'affettività dei santi. Ci sono cose che la scienza dovrà cominciare a riconoscere entro un alveolo, una parabolica più grande dell'enunciazione, il diritto umano nella sua forma più grande di porta, di accesso verso la comunità di esperienze. Secondo me è una forza, è una tensione che mostra come il fascio, quello che Hume chiamava mazzo di aspetti tensivi, quasi analogicamente a Occam, concretizzi il taglio che vi diamo, qualcosa che dipende dall'esperienza e dal senso di umanità, qualcosa che ci dice cosa facciamo e il modo di proteggere le nostre ambizioni. Ci sono persone che sanno benissimo come bombardare con lo sguardo, altre che lo vedono come una parte di sé fondante: l'anima si coglie proprio dal modo in cui esercitiamo la nostra presenza."

Cosa dire: ci sono persone che sanno benissimo come bombardare con altre parti del corpo. Gli esempi sono pregnanti, sonori, ma non visibili, almeno in condizioni standard di temperatura e pressione esterne. Occamista o onanista verbale? Chi può dirlo; è bene ricordare però che tra Occam e Onan non metter la man né spingersi in pindarici parallelismi: Lorena Bobbitt docuit.

POEMS FOR CONSTIPATED PEOPLE - GOCCE DI PIOGGIA

Gocce di pioggia

Incursione poeticamente costipata...
GOCCE DI PIOGGIA
Gocce di pioggia
sul roseto,
colgo questo fiore
da donare a te.
Gocce di pioggia
su quell'albero,
il tuo nome
nel mio cuore vivrà.
Gocce di pioggia
sui nostri visi,
il tuo sorriso
nella mia mente
mai svanirà.
Gocce di pioggia
sui nostri abbracci,
la mia passione
ti scalderà.
Amore,
gocce di pioggia ancora...
non credi sia il caso di rientrare ora?

giovedì 7 giugno 2012

SCENA DA UN MATRIMONIO


Scena: Spiaggia assolata della riviera adriatica. Luglio inoltrato. Esseri della specie umana che compiono il loro annuale rito atavico a cui gli etologi non sanno ancora dare una spiegazione scientifica: arrostire la propria pelle ai raggi del sole. Lei e lui sotto l'ombrellone in prima fila.
Lei (riponendo nel borsone da spiaggia il tubetto della crema protettiva): Caro, hai visto quella con quel microscopico bikini? E' indecente!
Lui (distogliendo lo sguardo dall'ultimo numero della Settimana Enigmistica): Sì, cara, l'ho vista!
Lei (iniziando ad alterarsi): Allora l'hai notata? Scommetto che non le togli gli occhi di dosso!
Lui (iniziando a pensare al concetto di appercezione in Leibniz): Amore, se richiami la mia attenzione puntando il dito e costringendomi a seguire la direzione dello stesso...
Lei (con un'espressione mista d'invidia e disappunto): Ma come si può scendere in spiaggia conciata così!
Lui (ripassando mentalmente i concetti di similitudine e congruenza in geometria euclidea): Ma tesoro, il tuo è identico al suo, anche riguardo al colore!

mercoledì 6 giugno 2012

LUNGA VITA AL LUOGO COMUNE

Cosa indossavamo quando c'erano ancora le mezze stagioni?

Ecco la mia nuova rubrica, intitolata "Lunga vita al luogo comune", ovvero "Cosa indossavamo quando c'erano ancora le mezze stagioni?". Per fugare questo atroce dilemma cercherò in rete, nei vari social network, persone che possano darmi risposte esaustive o, perlomeno, plausibili.
Nella mia precedente rubrica "Così parlò Balaustra" esaminavo il più delle volte, insieme a voi, le perle di saggezza delle donne. In "Lunga vita ai luoghi comuni", per ristabilire una parità di "quote azzurre", voglio concentrarmi sui luoghi comuni di noi maschietti.
Iniziamo la nostra carrellata di ovvietà.

"Vorrei potermi confrontare con persone che abbiano un po' di spessore, che non parlino a monosillabi e che abbiano voglia di dialogare serenamente. Essendo un bel ragazzo mi piacerebbe conoscere donne femminili e raffinate per un rapporto che vada anche oltre l'amicizia"
Nel box amicizie annovera, tra le altre: Marzia in bikini, Nevogliomille, Tettopoli e Kavallina_pazza.

"Sono talvolta di compagnia, talvolta un po' orso. Divertente ma serio. Soffro un po' della sindrome di Peter Pan, ne sono consapevole e orgoglioso. Amo, ogni tanto, fumare un buon sigaro all'aria aperta. Mi piace fotografare tutti e tutto, ma solo se non sono in posa, spalmarmi sul divano con le mie due gatte accoccolate addosso a far le fusa".
Siamo proprio sicuri che a te piaccia fumare solamente un buon sigaro all'aria aperta? Come ci si spalma del gatto addosso? Comunque hai ragione, anche a me dà un fastidio fotografare panchine in posa.

"Solare, dinamico e pieno d'interessi. Cosa cerco? Bella domanda, passioni sentimentali (e non sessuali) sopite o mai scoperte. La vita: mistero mai risolto, fatta di complesse sfaccettature, ma forse tu sai di cosa parlo: scopriamoci! Amo tenermi sempre in forma, mi piacciono le cene a lume di candela e adoro cavalcare."
Il signore è una fucina di luoghi comuni o di doppi sensi? Perché non specifica il sesso dei destinatari delle sue attenzioni sopite e mai scoperte? Le complesse sfaccettature gli raddoppiano istantaneamente le possibilità di avere cene a lume di candela? Ha scritto bene "scopriamoci"? E cosa intende per "adoro cavalcare"? Lascio, per questa volta, che codesti interrogativi vengano risolti dal vostro acume.

"Sposato, meglio se sposate!"
Uomo di poche parole, che non deve chiedere mai.

"Ciao, sono un uomo semplice e solare, comunicativo, amo la musica, gli animali e chi mi rispetta. Sono single e ti cerco libera, simpatica e senza grilli strani per la testa, con voglia di costruire qualcosa che abbia un senso nella vita: esisti? Ti sto aspettando!"

In effetti anche a me, pur amando gli animali, i grilli strani danno fastidio, specialmente nelle notti estive con quello strano frinire che ti toglie il sonno.

"Sono una nuvola desiderosa di donare lacrime di acqua ai molteplici fiori su enormi distese di prati verdi".
Bucolico, agreste, arcadista, manierista o marpionista?

"Senza parlare sei arrivata come una vera regina, di nascosto hai posato i piedi dentro la mia anima”.
Spero se li sia lavati prima di posarli. Sinceramente su questa immagine procederei con i piedi di piombo. Userà le pattine? Però a una regina non si può chiedere di indossare le pattine: noblesse oblige.

"Sarò lieto di descrivermi e raccontare di me quando mi verrà chiesto. Per ora posso dire solo che sono una persona matura e di grande esperienza in campo sessuale, e mi piacerebbe metterla a disposizione di tutte le gentili iscritte che vorranno contattarmi. So quanto siate deluse dagli uomini di oggi, così frettolosi, banali e poco sensibili alle vostre esigenze e al vostro modo di essere, ma qualche "uomo vero" che sa capirvi e soddisfarvi esiste ancora"
"Dietro torbidi pensieri si nasconde un'anima schiacciata dal peso dei rimorsi. Inghiottito dal tremore di vicende poco chiare o di situazioni non del tutto delineate. La chiusura del cuore è forse il segno di un disagio che arriva da lontano ma che va via in un luogo chiamato coraggio."
Il primo è esaustivo e autoreferenziale, quindi religioso. Infatti si propone alle gentili iscritte come il messia, il salvatore.
Il secondo è meno trasparente, più criptico. Con "inghiottito dal tremore di vicende poco chiare o situazioni non del tutto delineate", il loop si chiude sempre su un'immagine poco edificante per lui che lascio a voi nitidizzare.
Partendo dalle parole di Ezechiele Broniscalchi, antropologo ed etologo sanseverese di fama locale (vedere Biografie, biologie e biometrie di Illustri sanseveresi), "la scienza non è scienza se diventa fantascienza", non posso sottrarmi a questi studi di indubbio valore gnoseologico ed epistemologico e, dopo una birretta tra amici, anche ontologico.

"Dinamico, sportivo, eclettico, elasticità mentale; sono impegnato e monello."
Deve essere lo stesso monello che mandò in frantumi la vetrata dello studio della mia ex. Ella, santa donna, per non metterlo in imbarazzo (il monello in questione ora ha superato la quarantina ma tira ancora sassi contro le vetrate), gli suggerì: "O mi fai un assegno o mi paghi in natura!".

"Voglio essere il tuo oggetto preferito. Altezza: 182 cm, occhi: verdi."
Dubbio: se la fruitrice fosse una maniaca delle pulizie della stanza riservata ai servizi igienici?

"Tendiamo a dare un senso epico alla nostra esistenza, quando, nel migliore dei casi, è una falsa, solare e modesta sopravvivenza. E dopo le metafore, la farmacia. Così si sgretolano i grandi sentimenti; allora Revontulet: ammiriamo i fuochi della volpe che sprigionano energia, sotto forma di luce, illuminando il cielo di mezzanotte."
Ecco l'effetto degli allucinogeni su un finnico di Bitonto! 

"Amo la sincerità, la semplicità e la spontaneità: gli elementi indispensabili per far vivere un'amicizia."
E le buone cose di una volta, come le torte della nonna, no?

"Completamente da scoprire. Alto 1,90 m, capelli castani, 90kg, come si dice, sono in forma. Il carattere? Determinato nel prendere ciò che voglio, anche perché non c'è donna al mondo che non può essere conquistata. Un bacio a tutte, a presto. E ricordate, il mondo è bello perché è vario."
Donne, non preoccupatevi perché, dopo gli amplessi con quest'uomo, ci saranno sempre i sogni offerti dai social network, in seguito altri uomini come questo ed ancora altri sogni in rete e via discorrendo. I fisici hanno risolto la questione con una procedura ad hoc, chiamata rinormalizzazione: sfortunatamente in questi casi si tratta di particelle elementari.

"Tutto da scoprire, simpatico, estroverso, solare. Sono sposato, come è specificato nel mio profilo, ma cerco comunque una persona che mi capisca e mi faccia stare bene, perché qualcuno non lo fa attualmente, tutto qui."
Non sono paragnosta, ma prevedo una matterellata a breve da quel qualcuno, tutto qui.

"Donne è arrivato er terapia e ricordate: morto er maiale famo come ce pare."
Conseguenze della decadenza dell'impero romano o della sua ascesa?

"Chi è bello, è bello. Chi è brutto, è brutto. Ma chi è più bello di me è perché si trucca."
Coinvolgente. Da leggere in religioso, contrito e costipato silenzio. Lo vogliamo presidente del consiglio. Vote for him.

"Uomo che ama i gusti dolci, i gelati umani da sciogliere in bocca. Il virtuale e' la prova di esame per chi sa amare con ogni senso: tatto, gusto, udito. Bacio delicato a tutte le donne prescindendo dal giudizio."
Innanzitutto mancano vista e olfatto. Perché? E' molto miope? Ha sempre i turbinati costipati? Poi non si capisce la sua inclinazione sessuale. Ed ancora, parlando di gusti dolci e di gelati, oltre al gusto bacio, la stracciatella e la zuppa inglese sono di suo gradimento? Infine a prescindere dal giudizio delle donne su di lui, da quello suo su di loro o dal giudizio sul gelato? Su quest'ultimo punto v'invito a riflettere.

Concludo questa mia ultima fatica con il mio profilo.
"Pizzicato con pochi grammi di fisica, matematica e filosofia, si difese dicendo che erano solo per uso personale. Estimatore del rock progressivo. Pregi: lancio del sasso nello stagno con la mano sinistra. Difetti: lancio del sasso nello stagno con la mano destra."
Evidenti gli effetti deleteri per la sua personalità, causati da intere giornate passate sui libri. Egli non è nemmeno riuscito, dopo svariati anni di allenamento, a diventare totalmente ambidestro.

martedì 5 giugno 2012

POEMS FOR CONSTIPATED PEOPLE - RASSICURAZIONI

Poesia costipata per fasce orarie non protette...



RASSICURAZIONI


Ti vidi entrare in quell'auto;
mi dicesti:
è solo il tassista.
Ti vidi far entrare quell'uomo;
affermasti:
è solo l'idraulico.
Ti sentii gridare soddisfatta;
mi rassicurasti:
sto provando col maestro di canto.
Chino vedo quell'uomo sulle tue nude intimità;
dal mio amletico dubbio
ti schermisci annoiata...
caro, le misure del perizoma non si prendono a occhio.

lunedì 4 giugno 2012

LE DEFINIZIONI CHE NON AVRESTE MAI VOLUTO LEGGERE

Colpo di fulmine

COLPO DI FULMINE: Passaggio repentino, senza soluzione di continuità, da una nevrotica ipocondria, che induce a spostare il sottobicchiere del boccale di birra del futuro amante con le pinzette per le sopracciglia, a una frenetica miscelazione dei propri umori corporali con quelli dell'amante, contenenti tutto il repertorio di batteri gram-positivi e gram-negativi più qualche virus creato artificialmente in laboratorio.

Beata ignoranza

ESPRESSIONE VUOTA: Espressione facciale riscontrabile negli occhi degli studenti di fisica durante una lezione sul vuoto quantistico in QFT (Quantum Field Theory), sul celestiale viso di una donna durante il coito con il suo partner abituale, oltre le lenti della signora Maria Stella Gelmini o nella mimica del signor Maurizio Gasparri.


VUOTO A PERDERE: Stato di vuoto metastabile, non corrispondente cioè al minimo energetico assoluto, del cervello dei politici italiani.


NORMALITA': Stato psicogeno delle belle famiglie riunite negli spot pubblicitari.

domenica 3 giugno 2012

DECALOGO PER SCRIVERE POESIE PER COSTIPATI

Le tavole dei comandamenti

Molti internauti, tra cui mongoli, islandesi, tecnici della stazione meteorologica sullo stretto di Bering, massaie della Patagonia, mi chiedono di illustrare il processo creativo che si nasconde dietro una poesia per costipati.
Voglio innanzitutto ringraziare queste persone che rendono il mio sforzo intellettivo non vano.
Dopo i sacrosanti ringraziamenti parto spedito con i principi fondamentali che si possono riassumere in questo decalogo. Il soggetto deve rispondere a queste caratteristiche:

1. Non avere la benché minima vena poetica, nemmeno per le poesie di Natale o della festa della mamma.
2. Avere un bagno, ben aerato, vicino al posto di concepimento poetico o possedere un notebook/netbook con scheda di rete wireless.
3. Non essere sposato, separato, divorziato o ragazzo-padre (ragazza-madre).
4. Avere ottime nozioni scolastiche, assolutamente non indispensabili nella vita reale, acquisite attraverso svariati decenni di letture di dizionari enciclopedici.
5. Avere una visione disincantata e distaccata della propria e altrui esistenza.
6. Essere dotato di ironia e autoironia, specialmente nell'esercizio allegorico (il cosiddetto motto di spirito) coinvolgente la sfera sessuale-affettiva.
7. Non masturbarsi con inutili e controproducenti esercizi di ingegneria poetica.
8. Le poesie devono tutte essere munite di allegoria finale inversa, esprimere in realtà il significato vero del termine allegorico delineato dalla presunta situazione riconducibile, il più delle volte, a un rendez-vous erotico.
9. Miscelare sapientemente sarcasmo, disincanto, ironia e autoironia.
10. Tirare la catenella dello sciacquone dopo avere evacuato.

POEMS FOR CONSTIPATED PEOPLE - TRA LE MIE BRACCIA

La domenica non è giorno di festa senza il suono delle campane e una poesia per costipati.

TRA LE MIE BRACCIA

Valigie per l'essenziale in vacanza
Cadevi tra le mie braccia
quando i nostri sguardi
si parlavano.
Cadevi tra le mie braccia
quando i nostri corpi
comunicavano.
Cadevi tra le mie braccia
quando i nostri dubbi
venivano fugati.
Ora, amore, ti supplico,
non cadere tra le mie braccia...
siamo certi che nelle valigie ci fosse solo l'essenziale?

venerdì 1 giugno 2012

PENSIERI SPARSI... PER TERRA

Non riesco a trovare una logica nelle persone che manifestano il proprio disagio, la propria inadeguatezza, il proprio dolore, sia pure temporanei e risolvibili, sui social network. Soprattutto non trovo logico che gli "amici virtuali", con il ditino sul tasto sinistro del mouse, schiaccino il link "Mi piace" dopo aver letto siffatte esternazioni. Come vi sentireste se, incontrando un amico, un parente o il partner, questi apostrofasse il vostro momento buio con esclamazioni di piacevolezza?

Al mondo ci sono due tipologie di donne: una è quella delle donne che sanno risolvere i problemi di fisica e matematica, all'altra appartengono le donne che (mi) creano problemi. Sporadicamente questi due insiemi s'intersecano.

Enrico Fermi
 Se digitate "Paradosso di Fermi" (virgolettato in questo modo), Google vi "sputa" 29200 risultati (verificato pochi istanti fa). Questo paradosso, proposto appunto dal premio Nobel per la fisica Enrico Fermi, domanda sostanzialmente questo: "Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?". Quindi, molto semplicemente, noi umani siamo gli unici esseri intelligenti tecnologicamente avanzati? Secondo me sì, perché non mi va di ritrovarmi un giorno ad essere osservato come io osservo la mia formica da passeggio. Ma non è questo il punto. La ragione di questo mio intervento è un'altra: se lo stesso dilemma l'avesse proposto un Rocchino Fermi qualsiasi, cosa plausibilissima essendo la domanda banalissima, quanti risultati avrebbe "sputato" Google?
Facciamo un altro esempio. Supponiamo che Valentino Rossi e/o Vasco Rossi postino su un qualsiasi social network la seguente frase: "Uso solo carta igienica doppio velo ormai da vent'anni!". Se così fosse (sicuramente i due sono dispensatori di frasi più idiote), il sito verrebbe intasato da migliaia di "mi piace", centinaia di migliaia di contatti e condivisioni. Se, invece, postasse la stessa frase un Ciro Rossi qualsiasi, quanti "mi piace", contatti e condivisioni avrebbe proporzionalmente?