giovedì 7 giugno 2012

SCENA DA UN MATRIMONIO


Scena: Spiaggia assolata della riviera adriatica. Luglio inoltrato. Esseri della specie umana che compiono il loro annuale rito atavico a cui gli etologi non sanno ancora dare una spiegazione scientifica: arrostire la propria pelle ai raggi del sole. Lei e lui sotto l'ombrellone in prima fila.
Lei (riponendo nel borsone da spiaggia il tubetto della crema protettiva): Caro, hai visto quella con quel microscopico bikini? E' indecente!
Lui (distogliendo lo sguardo dall'ultimo numero della Settimana Enigmistica): Sì, cara, l'ho vista!
Lei (iniziando ad alterarsi): Allora l'hai notata? Scommetto che non le togli gli occhi di dosso!
Lui (iniziando a pensare al concetto di appercezione in Leibniz): Amore, se richiami la mia attenzione puntando il dito e costringendomi a seguire la direzione dello stesso...
Lei (con un'espressione mista d'invidia e disappunto): Ma come si può scendere in spiaggia conciata così!
Lui (ripassando mentalmente i concetti di similitudine e congruenza in geometria euclidea): Ma tesoro, il tuo è identico al suo, anche riguardo al colore!

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