giovedì 3 maggio 2012

IL FATO QUOTIDIANO - NON DIRE GATTO SE NON L'HAI NEL SACCO


Figaro il gatto
Ieri il molto reverendo, ma poco riverito, don Lattanzio Bisaccia, di anni 54, parroco della chiesa di San Pancrazio, percorrendo a piedi via del Passo del Furlo, di rientro dalla spesa del venerdì a base di pesce gratis, s’imbatté nel gatto nero della signora Lisistrata Ficcapopoli, di anni 48, già ballerina di burlesque, ora tenutaria di una ben non definita agenzia di collocamento, frequentata, secondo indiscrezioni, saltuariamente e solo per scopi no-profit anche da don Lattanzio. Il parroco, riconoscendo il gatto e avendo una ridicola e superstiziosa avversione per quelli neri, cambiò marciapiede. Anche il gatto, provando un ben motivato e sincero disgusto per il reverendo, ebbe la stessa idea. Così si ritrovarono vis à vis sull'altro marciapiede. Questa spassosa pantomima andò avanti per un paio di minuti, suscitando l'ilarità degli astanti, che bighellonavano davanti al bar della parrocchia, come in seguito si appurò dai video della scena, ripresa da ben due iphone. Rientrato in canonica e appoggiata la spesa sul ripiano della credenza, venne letteralmente distratto, come ebbe a dire all'agente di piantone presso il locale posto di polizia, dalle parole e dal generoso décolleté della perpetua, la signorina Olga Karamazova, di anni 31, ex-impiegata dell'agenzia Ficcapopoli. Secondo don Lattanzio, la Karamazova, facendo leva sulla sua pruderie, lo sommerse di particolari piccanti sui notabili della sua parrocchia, quelli, per intenderci, che occupano i primi banchi in chiesa. Stordito dalla descrizione di decine di situazioni imbarazzanti e dalle sinuose moine della ragazza, ingenuamente si allontanò dalla visuale della cucina. Egli riferì, all'agente incaricato dei rilievi del caso, della sparizione di trenta capesante, dieci astici e due salmoni, sottratti senza ombra di dubbio dal diabolico gatto nero della Ficcapopoli con la complicità della perpetua, che lo aveva accudito amorevolmente ai tempi del suo precedente lavoro. Noi, cari lettori, ora ci chiediamo: può un gatto essere così intelligente da organizzare il furto perfetto? Ma soprattutto ci chiediamo: cosa vuol dire il motto "non dire gatto se non l'hai nel sacco" di trapattoniana memoria? Il mistero s'infittisce...

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